di Elisa Migliaccio*
C’è in Italia una crisi politica generale che non è solo una crisi dei partiti, ma anche una crisi di credibilità di una classe politica .
Ma la crisi politica italiana è soprattutto la mancanza di una forza politica capace di esprimere le istanze e il disagio di una grande parte della società che si trova in una situazione di povertà, solitudine , incertezza per il futuro e che soffre di una disuguaglianza sociale fra le più marcate dei paesi dell’UE.
Politicamente in Italia dominano 2 partiti, uno individualista , l’altro più compassionevole , ma che accettano entrambi il capitalismo . Il primo chiaramente vuole rappresentare l’impresa, il secondo ha liquidato il conflitto sociale per arrivare alla conclusione che i padroni ed i lavoratori sono entrambi lavoratori e che hanno un interesse comune, quello dell’impresa.
Entrambi sono contro l’intervento pubblico e vogliono diminuire i costi della spesa pubblica che , fra l’altro è più bassa di quella di tanti paesi dell’UE.
Il primo è l’espressione politica delle volontà del Vaticano ed ha creato uno stato clericale ben lontano da quella laicità che è rispetto degli opinioni e del credo di ognuno, l’altro balbetta o tace di fronte alle parole ed alle imposizioni della Chiesa .
Entrambi portano avanti a livello nazionale o locale battaglie per il loro concetto di “sicurezza” più cruenti e chiaramente razziste il primo, più camuffate il secondo; ma per tutti e due l'insicurezza è rappresentata dalla marginalità sociale, dall'emarginazione, dalla povertà. La loro lotta è verso i poveri e non contro la povertà, per loro il problema principale sono i borsoni dei venditori abusivi e non chi contraffa la merce e si rivolge ai clandestini per venderla. Ed entrambi non fanno nulla o fanno poco, invece, contro chi non rispetta le norme di sicurezza dell'ambiente di lavoro procurando migliaia di morti e di feriti ogni anno o contro chi ricorre a lavoratori in nero.
Manca dunque in Italia una grande forza politica di governo , di “ proposta” che rappresenti i diritti dei lavoratori ,che crei una società sostenibile e solidale, che rispetti il supremo principio della laicità dello stato sancito dalla nostra costituzione
Per questo voterò Sinistra e Libertà ,il progetto che potrà dare all’Italia questa forza e lavorerò per la sua affermazione
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